Così il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli da Genova parlando della ricostruzione del viadotto che sostituirà il Ponte Morandi. Il ministro questa mattina ha incontrato i residenti della zona arancione e nel pomeriggio parteciperà alla cerimonia per la prima gettata di cemento del nuovo viadotto. «Per me è fondamentale - ha aggiunto - e lo dico proprio dal punto di vista umano, immedesimandomi nella sofferenza dei genovesi». «Il nuovo impalcato che arriva da Fincantieri rappresenta un ulteriore passo avanti», ha concluso.
Il giorno fissato per l'esplosione controllata, che cancellerà le pile 10 e 11 del Morandi, è quello di venerdì 28 giugno: dalla Spagna, è arrivato il detonatore che servirà ad attivare l'esplosione delle microcariche, 1300 chili di esplosivo che in una manciata di secondi demoliranno le due pile.
L'inizio delle operazioni è stato fissato per le 9 del mattino, un'ora prima rispetto a quanto preventivato, per permettere di avere un'ora di tempo in più da dedicare ai monitoraggi dell'aria che serviranno alle valutazioni per permettere i rientri nelle case, approfondimenti che saranno effettuati a 12 ore dall'esplosione.Nel frattempo proseguono le operazioni propedeutiche e di mitigazione, per polveri, rumore e vibrazioni. Venerdì gli abitanti della zona più vicina, le case nel raggio di 300 metri dall'esplosione per circa 3170 residenti, dovranno lasciare le proprie abitazioni nelle ore dell'esplosione e potranno fare rientro in serata dopo il via libera della protezione civile.
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