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Da quel giorno sono passati venti giorni: la donna al Corriere ha parlato della sua voglia di rispetto e di giustizia, tra rabbia e sconcerto. «Per due giorni non sono entrata nello spogliatoio, poi ho deciso di reagire: non devo vergognarmi io ma chi l’ha fatta quella scritta. Mi sono rivolta ai sindacati e ho presentato denuncia contro ignoti alla polizia: ho subìto troppo nell’ultimo anno, i commenti, i giudizi. Ormai mi ero quasi abituata, ma questo non me l’aspettavo proprio».
Sabrina, madre di quattro figli dall’ex compagno, un anno fa ha scoperto la sua omosessualità: ha lasciato il padre dei suoi figli e si è legata ad una donna. «Quasi contemporaneamente sono iniziati i problemi sul lavoro: le colleghe sono le più feroci - ha detto - alcune si alzavano se provavo a sedermi vicino a loro in mensa, quella che credevo un’amica mi ha detto che sono un’altra persona da quando mi sono ammalata. Ma io non sono malata, sono innamorata». Leggi l'articolo completo su
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