Gallerie a rischio, il documento choc: «200 tunnel non a norma in tutta Italia»

Gallerie a rischio, il documento choc: «200 tunnel non a norma in tutta Italia»
Le gallerie sono ormai un motivo di preoccupazione per la rete autostradale italiana: di questa mattina è la notizia di un crollo di un pezzo di intonaco sulla A6 Torino-Savona. Ma la situazione è ancora più grave: secondo una lettera inviata a vigili del fuoco e ai provveditorati alle opere pubbliche da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici lo scorso novembre, sarebbero circa 200 le gallerie a rischio in Italia. 


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Il documento, di cui scrivono oggi alcuni giornali, è stato acquisito dalla Guardia di Finanza di Genova: stando a quanto si legge, i tunnel lunghi oltre 500 metri presentano pericoli di incidenti e crolli, non sono impermeabilizzati, e sono privi di sistemi di sicurezza, di corsie di emergenza e vie di fuga, e luci guida in caso di evacuazione. In pratica, tutte gallerie non a norma con la direttiva europea 54 del 2004. Ben 105 delle gallerie in questione si trovano sulla rete autostradale in concessione ad Aspi, 90 ad altre società.

Tra le 200 gallerie figura anche la Bertè, sulla A26, dove il 30 dicembre sono crollate due tonnellate di cemento dalla volta. Per questo episodio, la procura di Genova ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per crollo colposo. Gli investigatori stanno cercando di capire se la società fosse a conoscenza delle reali condizioni del tunnel e se avesse iniziato a mettere in pratica gli accorgimenti per la messa in sicurezza dell'infrastruttura. La Bertè era stata controllata dai tecnici di Spea, la società controllata di Atlantia che si occupava delle ispezioni e manutenzioni, e era stata classificata col 40, un voto basso che aveva innescato la procedura di programmazione di lavori rubricati però in là col tempo.
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