Padre Lello pronuncia queste parole deflagranti rispetto allo scandalo seguito agli arresti domiciliari per le accuse di abusi sessuali. "Liberate il vostro professor Auricchio" - dice il sacerdote ai ragazzi quasi a volerlo consegnare nelle mani di Dio, nella sua infinita misericordia. I funerali sono stati celebrati in chiesa nonostante la morte per suicidio. La bara piccola senza fregi è un pugno nello stomaco per quei giovanissimi che nella morte del loro amato professore hanno riconosciuto una ingiustizia che non conosce redenzione. Ogni parola di ricordo è scandita da un applauso, un battimani sincero che vuole sradicare il dolore e l'amarezza.
Quelli che in queste ore hanno sostenuto le prove scritte della maturità si sono recati a scuola con la fascia del lutto al braccio. E nessuno dimentica il messaggio di commiato del loro prof: "Ragazzi, forse un giorno ci rivedremo ancora".
Gremita e commossa la Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini a Piazza degli Artisti a Napoli dove sono stati celebrati i funerali, per l'ultimo saluto. I volti rigati dalle lacrime, nessun vocio, ma tutti attenti ad ogni parola pronunciata da Padre Lello, che lo ha ricordato, con semplicità e verità. Colpisce la compostezza della vedova: una sofferenza che le ha scavato il viso e l'anima. Siede in prima fila abbracciata dagli altri parenti. "Non si saprà mai cosa sia veramente successo, ma lui ora già è in una dimensione che non è più umana"- dice una mamma che ha accompagnato il figlio - io ho sentito di volergli bene". Le sue parole esprimono il pensiero di tutti quei giovani, poco più che adolescenti a cui il prof Auricchio ha insegnato ad amare la vita più che la matematica. Leggi l'articolo completo su
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