Che il principe del Foro diventato governatore tenda a improvvisare si sapeva. Non era ancora a Palazzo Pirelli che se ne usciva con la «razza bianca a rischio». Prima le dice, poi fa retromarcia. Ma le parole a vanvera che erano peccati veniali in campagna elettorale sono diventate macigni quando è scoppiata l'emergenza del secolo. Fontana resterà per sempre il governatore che il 25 febbraio - due settimane prima del lockdown dell'Italia intera - se ne era uscito con il memorabile «la situazione è difficile, ma non così tanto pericolosa: questo virus è poco più di una normale influenza». E 24 ore prima aveva sganciato un'altra perla: «L'allargamento della zona rossa per il momento non è preso in considerazione». Poi, è andata come è andata: malissimo. Leggi l'articolo completo su
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