Nei confronti di Curci, inoltre finanzieri e poliziotti ipotizzano di aver in parte riciclato parte di quel denaro finanziando con rilevanti importi il Foggia Calcio nelle stagioni 2015- 2016.
L'arresto, l'inchiesta è della Dda milanese, è uno sviluppo dell'operazione 'Security' che nel maggio scorso aveva già portato a misure cautelari personali nei confronti di 15 persone, a vario titolo accusati di far parte di un'associazione per delinquere che avrebbe favorito gli interessi, in particolare a Milano e provincia, della famiglia mafiosa catanese dei 'Laudanì. Contestualmente all'arresto, finanzieri e poliziotti hanno eseguito, in provincia di Lecco e Napoli, sei perquisizioni a carico di tre persone di origine campana ma residenti a Verderio, in provincia di Lecco, ritenute legate al sistema fraudolento. Per gli inquirenti il commercialista arrestato avrebbe fatto parte del sistema evasivo smascherato, e avrebbe ricevuto «illeciti compensi in denaro contante (allo stato accertati per oltre 600.000 euro)» da parte di società riconducibili ad altri tre arrestati, «i quali avevano gestito in modo fraudolento una serie di cooperative operanti nel settore della logistica e dei trasporti, svuotandone con artifizi i conti correnti». Con parte del denaro ricavato avrebbe finanziato «per importi rilevanti, relativamente alle stagioni 2015/2016 e 2016/2017, il Foggia Calcio» di cui Curci «era indirettamente, fino al maggio 2017, socio al 50% e vice presidente, carica tutt'oggi rivestita a titolo onorario». Leggi l'articolo completo su
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