I due, già noti alle forze dell'ordine, avevano poi diffuso i video sulle piattaforme social. Uno dei minorenni è inoltre accusato di tentata violenza sessuale per aver cercato di costringere la ragazza ad avere con lui dei rapporti in cambio della cancellazione delle registrazioni dei filmati.
I due adolescenti su disposizione della Procura sono stati collocati in comunità e rinviati a giudizio con l'accusa di detenzione di materiale pornografico di minori. A segnalare l'accaduto alla squadra mobile erano stati alcuni coetanei, notando i video in rete. La questura di Belluno ha voluto divulgare la notizia d'intesa con la Procura dei minori di Venezia per sensibilizzare i ragazzi «sui rischi in cui possono incorrere e sulle conseguenze penali in caso di episodi di questo genere, nonchè per richiamare l'attenzione dei genitori sull'importanza del loro ruolo di 'controllò sull'uso dei cellulari dei figli». Leggi l'articolo completo su
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