Filippo Turetta cambia cella, protesta in carcere: «Solo due detenuti disposti a stare con lui»

L'associazione Sbarre di Zucchero, rappresentata da Monica Bizaj, Micaela Tosato e Marco Costantini, ha sottolineato le disparità di trattamento all'interno del carcere

Filippo Turetta cambia cella, protesta in carcere: «Solo due detenuti disposti a stare con lui»

Compagno di cella cercasi per Filippo Turetta. A due mesi dal tragico femminicidio di Giulia Cecchettin, l'ex fidanzato reo confesso sarebbe in procinto di cambiare sezione nel carcere di Montorio Veronese dove è detenuto dal giorno dell'estradizione dalla Germania: dalla sesta, l'infermeria, alla terza, più sovraffollata. Il processo di trasferimento, però, secondo quanto scrive il Gazzettino, potrebbe richiedere tempi più lunghi a causa della difficoltà nel trovare detenuti disposti a condividere la cella con l'assassino della 22enne di Vigonovo. 

 

La vicenda riaccende i riflettori sulla realtà carceraria scaligera, che sarà oggetto di una visita del sottosegretario Andrea Ostellari (Lega) e del deputato Ciro Maschio (Fratelli d’Italia) dopo l'Epifania. L'associazione Sbarre di Zucchero ha recentemente denunciato i problemi esistenti, mettendo in luce le difficoltà e le disuguaglianze tra i detenuti.

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I trattamenti di favore

L'associazione Sbarre di Zucchero, rappresentata da Monica Bizaj, Micaela Tosato e Marco Costantini, ha sottolineato le disparità di trattamento all'interno del carcere. La situazione di Turetta, inizialmente oggetto di grande attenzione mediatica e successivamente relegato all'infermeria, ha sollevato malumori tra detenuti, parenti ed avvocati. «C’è chi può trascorrere il tempo giocando con la PlayStation e c’è chi viene abbandonato in una cella di isolamento, con le mure imbrattate di escrementi ed allora vogliamo capire perché esistano dei privilegi, perché un diritto se non è per tutti diventa un privilegio a tutti gli effetti e noi non possiamo e non vogliamo far finta di nulla», ha dichiarato Monica Bizaj.

 

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