Figli (minorenni) di politici e noti imprenditori devastano una casa in montagna, causando danni per 130mila euro. Ma un selfie li condanna

I teppisti, all'epoca dei fatti minorenni, sono stati beccati per un selfie. La difesa: i danni sono inferiori a quanto dichiarano i proprietari

Figli (minorenni) di politici e noti imprenditori devastano una casa in montagna, causando danni per 130mila euro. Ma un selfie li condanna

Traditi da un selfie che, una volta condiviso tra amici, poi è circolato sui social di telefonino in telefonino. Figli di politici e noti imprenditori (minorenni) hanno devastato una casa in montagna, causando danni per 130mila euro. L'atto di vandalismo di cui si parla è avvenuto a cavallo tra il 2020 e il 2021, nel pieno dell'emergenza pandemica: 12 ragazzi, all'epoca minorenni, hanno danneggiato una casa in montagna nei pressi di Calazei, a partire dal mese di dicembre.

I vandali sono stati individuati per via di un selfie, pubblicato da uno dei ragazzi e poi condiviso da altri coetanei. Stando alle stime preliminari, i danni ammontano a una cifra che si aggira intorno ai 130.000 euro.

I ragazzi coinvolti, a quanto pare, appartengono a famiglie piuttosto in vista: noti imprenditori, politici locali e dipendenti pubblici affermati.

I genitori dei ragazzi si sono dichiarati increduli e affranti, e adesso si accingono a fornire ai loro pargoli la migliore difesa possibile, dinanzi al tribunale dei minori di Trento.

 

I danni alla casa di montagna

Una porta scardinata, questo il principio della bravata dei 12 teppisti. Dopo, un'invasione in piena regola, che ha portato alla distruzione di mobili e arredi. Piatti, vetri, lampadari, porte, finestre e persino elettrodomestici: niente è sfuggito alla violenza dei ragazzi.

Quando i proprietari dell'immobile sono rientrati a casa, hanno trovato davanti a loro uno scenario a dir poco desolante. Dopo la denuncia, la polizia è riuscita a rintracciare i vandali dal selfie pubblicato da uno di loro; successivamente, la Procura dei minori di Trento ha aperto un procedimento penale a carico del gruppo.

 

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Le dichiarazioni dei genitori e la difesa degli avvocati

Gli esponenti della “Canazei bene” ancora non riescono a capacitarsi di quanto sia avvenuto, infatti molti di loro hanno dichiarato: «Siamo increduli, li abbiamo educati bene. Non potevamo immaginare che si sarebbero infilati in questo casino».

Secondo i difensori dei ragazzi, la stima fatta dalla parte lesa non corrisponderebbe al reale danno arrecato, ma a sostituire con infissi e arredi moderni quelli devastati dai vandali, oltre che a ripristinare impianto elettrico e idraulico. Il valore dei beni danneggiati sarebbe, dunque, di gran lunga inferiore: circa un terzo di quanto contenuto nella denuncia sporta dai proprietari.

 

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