Tutto succede verso le 15.30 di ieri nel tratto di A4 nei pressi del casello di Spinea. Per consentire i soccorsi e la messa in sicurezza dell'area, viene deciso di bloccare la circolazione, deviando il traffico proveniente da Milano sull'A57, la vecchia tangenziale di Mestre. Non ci vuole molto ed ecco riproporsi scenari cui non eravamo più abituati: a fare da tappo è la barriera di Villabona. Nonostante le uscite multiple e le diverse piste riservate al telepass i veicoli cominciano a incolonnarsi all'altezza di Mira.
Solo alle venti il Passante verrà riaperto ma solo su due corsie, perché quelle di sorpasso in entrambe le direzioni dal bivio con l'A57 fino al casello di Spinea rimangono interdette: anche se i mezzi sono stati tutti rimossi a creare problemi sono i danni patiti da guardrail centrale che deve essere sostituito e in più occorre procedere con una bonifica ambientale perché si è verificato uno sversamento di gasolio nella canaletta di recupero dell'acqua sottostante. La situazione tornerà alla piena normalità dopo le 21. Impegnati sul fronte della gestione della criticità, nei diversi ruoli, la Polstrada di Mestre, i vigili del fuoco e gli ausiliari di Cav, la società che gestisce l'autostrada.
Dai primi rilievi sulla dinamica dell'incidente, per certi versi spettacolari, a innescare la carambola forse un sorpasso azzardato o una sorta di sbandata fra una Bmw e un'altra macchina. Una manovra che comunque ha costretto il conducente di un autoarticolato, un 53enne di Martellago (Ve), a premere il freno e a sterzare bruscamente, con il risultato di mettersi di traverso, occupando praticamente l'intera area di marcia. E trasformandosi in una sorta di muro contro il quale si è schiantata la Ferrari 488 guidata da un manager di 55 anni di Rovigo che viaggiava con al fianco la moglie.
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