All'arrivo in ospedale, i carabinieri hanno trovato il 29enne marocchino che pretendeva di presenziare alle visite mediche della ragazza, che ha ricevuto una prognosi di 40 giorni ed è stata ricoverata presso la struttura, per poi venire trasferita in una casa protetta. La ragazza ha raccontato agli inquirenti che i maltrattamenti andavano avanti da un paio d'anni, fino all'ultimo episodio, avvenuto mercoledì, quando l'uomo si è recato dalla ragazza, appena rientrata a casa e, accusandola di essergli stata infedele, l'ha schiaffeggiata, ha tentato di strangolarla e l'ha colpita con una pinza e un cacciavite. Poi, per non insospettire la famiglia di lei, l'ha portata in un albergo dell'entroterra, dove l'ha tenuta segregata due giorni, fino a trovarsi costretto a portarla in ospedale, imponendole però di non parlare a nessuno dell'accaduto e minacciandola di morte. L'auto dell'uomo è stata sottoposta a sequestro e all'interno i carabinieri hanno trovato il cacciavite, le pinze, un coltello con una lama di 20 centimetri, tracce di sangue e ciocche di capelli. L'arresto è stato convalidato dal gip Monica Galassi su richiesta del pm Sara Posa, e il 29enne è stato condotto in carcere. Leggi l'articolo completo su
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