CAORLE/ERACLEA - Costringevano a rubare persino le
bambine. Quando i
genitori sono stati intercettati mentre erano in
auto,
il papà ha tentato di investire un carabiniere che per fortuna è riuscito a schivare l'impatto, mentre
un collega ha sparato e centrato una gomma, mettendo fine alla fuga dei
ladri. Giornata rocambolesca quella di sabato tra Veneto e Friuli Venezia Giulia per una
famiglia rom domiciliata in un campo di Padova, che ha messo a segno
colpi tra Lignano e Caorle, tentandone un altro a
Bibione per poi venire bloccati a
Eraclea, con i militari della Compagni di Portogruaro che hanno stretto le manette ai polsi di marito e moglie:
Giancarlo Lovacovic 54 anni e
Nicla Hudorovich di 45, mentre
le figlie di 9 e 14 anni sono state affidate a una zia residente anch'essa nella città del Santo.
I COLPI I coniugi rom, entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio, avevano deciso di passare un pomeriggio in riva al mare con le figlie, ma non certo per una gita bensì con l'intento pianificato di compiere razzie nei veicoli. La prima è stata messa a segno a Lignano, rubando una giacca griffata del valore di mille euro che una triestina, invitata a un matrimonio, aveva lasciato sul sedile. Un gioco da ragazzi per i due rom che rotto il finestrino e agguantato il capo d'abbigliamento si sono subito allontanati sulla loro
Jeep Renegade bianca. Quindi un secondo tentativo fallito sempre a Lignano, ecco che la famiglia è arrivata a Bibione.
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