Fa pagare i pasticcini al boss dei Casalesi: commesso licenziato

Nelle motivazioni della sentenza con cui sono stati respinti gli appelli presentati dagli imputati nel processo contro i "Casalesi di Eraclea" sono raccontati licenziamenti, ma anche aggressioni

Fa pagare i pasticcini al boss dei Casalesi: commesso licenziato

Aveva perso il lavoro perché si era permesso di far pagare ai Casalesi di Eraclea i pasticcini, ma è successo anche di peggio a chi si è ribellato alle intimidazioni del clan.  Nelle motivazioni della sentenza con cui sono stati respinti gli appelli presentati dagli imputati nel processo contro i "Casalesi di Eraclea" sono raccontati licenziamenti, ma anche aggressioni. 

 

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Il boss del gruppo Luciano Donadio e i suoi affiliati avevano instaurato vent’anni di terrore nel litorale veneziano con rapine, estorsioni, persone gambizzate.  Nelle quasi cinquecento pagine del dispositivo si racconta però anche di episodi singolari come quello legato a un commesso e a un buttafuori. A Eraclea si poteva finire licenziati solo per aver preteso di essere normalmente pagati alla cassa.

 

Il commesso di una panetteria ha perso il lavoro quando ha battuto lo scontrino di un vassoio di paste destinato a uno degli associati del clan. Come racconta il Corriere della Sera, il "cliente" si è subito lamentato con Donadio e, dopo un paio di telefonate, il commesso è stato lasciato a casa. Un buttafuori della discoteca il Muretto di Jesolo si è ritrovato a sedare una rissa che vedeva coinvolti anche Claudio Donadio e Antonio Puoti, figlio e nipote del boss Luciano, e poco dopo è stato vittima di un agguato

 

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