Poco dopo sul posto anche il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cassino, De Franco.
Immediatamente sono scattate le indagini dei carabinieri per capire sia il movente che l'esatta dinamica dell'omicidio.
Di certo si sa che da tempo i rapporti tra il giovane e il padre non erano dei migliori. Già in passato c'erano stati degli screzi e dei contrasti più o meno violenti. Ma nessuno mai, in famiglia, avrebbe immaginato un così terribile epilogo. I carabinieri, tra l'altro, non hanno potuto interrogare il figlio il quale, per le ferite riportate, è stato preso in cura dai medici del Pronto soccorso dell'ospedale di Cassino, e, dunque, impossibilitato a fornire la sua versione dei fatti.
Nel frattempo i carabinieri della Scientifica hanno isolato l'abitazione e vietato a chiunque di avvicinarsi. Hanno iniziato i rilievi poco prima di mezzanotte ed hanno sequestrato alcuni oggetti che erano in casa. Tra di essi anche il coltello con cui è stato ucciso. Contemporaneamente sono stati sentiti, dai carabinieri della Compagnia di Pontecorvo coordinati dal capitano Tamara Nicolai, i vicini di casa per ricostruire il perchè dei continui litigi in famiglia. Una famiglia molto conosciuta in Paese dove tutti si conoscono e la famiglia Teoli è molto stimata. Lui, la vittima, Antonio, dopo una vita trascorsa nello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano, si dedicava alla famiglia ma anche alla campagna che coltivava con passione. Una vita di sacrifici che nessuno mai poteva immaginare che potesse terminare con quattro fendenti. Il figlio Mario, nel frattempo, è piantonato dai carabinieri in ospedale. Leggi l'articolo completo su
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