Oltre due tonnellate di droga sequestrate, per un valore di 15 milioni di euro e 14 arresti, messi a segno dalla Direzione Investigativa Antimafia, che ha sgominato un traffico internazionale di stupefacenti - cocaina, marijuana ed eroinia - tra Italia e Albania; nove gli italiani in manette e cinque albanesi, in seguito ad una lunga indagine iniziata a maggio di sei anni fa, nel 2016. Nel blitz contro i narcos italo-albanesi gli inquirenti hanno sequestrato sette milioni di dosi singole.
Indagine complessa
L'operazione, già nel 2018, aveva disarticolato due potenti e distinte organizzazioni criminali, operanti nel barese con ramificazioni in Albania, ma anche in altre regioni del sud Italia, Sicilia, Campania, Calabria e Abruzzo che importavano droga dall'Albania, via mare utilizzando natanti equipaggiati e lo sbarco avveniva in stretta sinergia con le organizzazioni criminali pugliesi.
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Collegamento Albania-Puglia
Proprio nel quartiere Carrassi di Bari, la DIA ha localizzato un deposito per lo stoccaggio dello stupefacente e individuato un albanese, al vertice di una delle due organizzazioni criminali in grado di avvalersi di pluripregiudicati italiani, alcuni dei quali già condannati per associazione di tipo mafioso. Le complesse indagini, effettuate con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di osservazione pedinamento e controllo, avevano permesso, tra l'altro, di arrestare in mare, a Polignano due scafisti provenienti dall'Albania con oltre una tonnellata di stupefacente, un corriere italiano con oltre mille chili di marijuana.
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