Dottoressa si finge infortunata, ma in realtà era ai domiciliari: «Spaccia droga e medicine in carcere»

La donna, una 54enne originaria di Napoli, diceva ai colleghi di essere impossibilitata per un infortunio alla caviglia

Dottorossa si finge infortunata, ma non va a lavoro perché è agli arresti domiciliari: «Spaccia droga e medicine in carcere»

Assente durante il turno in Pronto Soccorso a Merate (Lecco), dice ai colleghi di essere «infortunata ad una caviglia», ma era una scusa. La realtà è che Carmen Salvatore, dottoressa di 54 anni, non può uscire di casa per andare al lavoro perché è agli arresti domiciliari. La donna, originaria di Napoli ma residente a Bologna, è stata arrestata a inizio mese con l'accusa di corruzione, falso, furto, introduzione di un telefonino in carcere e anche di spaccio di medicinali e hascisc all’interno della casa circondariale di Ferrara.

 

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«Sono infortunata», ma è ai domiciliari

 

La donna è stata reclutata dall'ospedale di Merate tramite società e cooperative esterne per dare una mano ai colleghi strutturati di ruolo, scrive Il Giorno. Ma da inizio dicembre non è più andata in Pronto Soccorso. La Polizia penitenziaria di Ferrara, dove ha lavorato per 8 mesi, l'ha arrestata dopo alcune indagini sul suo operato nella casa circondariale. Non è stato nemmeno il primo provvedimento cautelare nei suoi confronti: a marzo gliene era stato notificato uno, poi decaduto, per turbativa d'asta.

 

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Le accuse

 

La dottoressa avrebbe chiesto un prestito di 200mila euro da versare sul conto di una società romana in quattro tranche da 50mila euro ciascuna, a un giovane detenuto del carcere di Ferrara per aiutarlo a dimostrare di non poter stare in prigione. Inoltre gli avrebbe somministrato farmaci per provocargli malori e certificato che che manifestava intenti suicidiari. Ad altri detenuti avrebbe compilato richieste per trasferirli d'urgenza in ospedale, ma senza motivo. È accusata inoltre di aver introdotto un cellulare e di aver provato di introdurne un secondo. Tra i detenuti che avrebbe aiutato ci sono anche un ex esponente di spicco della camorra che voleva evadere e collaboratori di giustizia.

 

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