Approvato il Dl Aiuti 4, il tetto al contante sale a 5mila euro. Revisionato il Superbonus: ecco come cambia Tutte le misure

La bozza del provvedimento approvata dal consiglio dei Ministri. Inclusa anche una norma sblocca-trivelle per l'incremento della produzione di gas naturale

Dl aiuti quater, il tetto al contante sale a 5mila euro. Revisionato il Superbonus: ecco come cambia La bozza

Dal tetto al contante alle trivelle, passando per il Superbonus e i sostegni a imprese e lavoratori dipendenti. Il consiglio dei Ministri ha approvato il Dl Aiuti quater, formato da 13 articoli, nel quale si toccano diversi punti critici dell'ultima campagna elettorale. Il provvedimento ha già ottenuto l'ok dalla Camera con 192 voti a favore, 10 contrari e 85 astenuti (Pd e M5S). Il testo passa ora all'esame del Senato, per essere approvato entro il 22 novembre. Ecco le novità in arrivo.

 

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Come cambia il Superbonus

 

Il Superbonus, che era stato introdotto dal governo Conte durante la pandemia, vedrà il primo fondamentale cambiamento con il nuovo esecutivo. La nuova norma, contenuta nel decreto Aiuti quater, ha tra i suoi effetti quello di di far scendere nel 2023 la percentuale dello sconto sulla spesa per i lavori di efficientamento energetico dal 110 al 90%. Un'agevolazione confermata anche per gli immobili unifamiliari ma con un limite di reddito (fissato a 15mila euro) variabile in base a una sorta di quoziente familiare. 

 

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Il tetto al contante a 5mila euro

 

Si era detto 10mila euro. Alla fine il governo si ferma metà strada. Dal 1° gennaio del 2023, il tetto all'uso del contante passa da mille a 5mila euro. Si metterà comunque mano all'attuale normativa, che andava invece nel senso opposto e che avrebbe abbassato il limite da 2.000 a 1.000 euro. 

 

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Le trivelle

 

Via libera alle trivellazioni, nonostante le perplessità arrivate anche da membri della maggioranza. La bozza del decreto prevede «il rilascio di nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia», in deroga al decreto legislativo del 2006. Prevista anche una deroga al divieto alle trivellazioni previsto dalle norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale, per cui «è consentita la coltivazione delle concessioni» di coltivazione di idrocarburi «poste nel tratto di mare compreso tra il 45esimo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po» a una distanza dalla costa superiore a 9 miglia.

 

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Gli altri punti del decreto

 

Tra gli aiuti del decreto, previsti 80 milioni per il 2023, da destinare a contributi per i commercianti obbligati alla trasmissione telematica dei corrispettivi all'Agenzia delle Entrate. I contributi sono in credito di imposta pari al 100% della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico (il registratore di cassa connesso a internet) acquistato.

Via le tasse dai premi aziendali fino a 3mila euro, con soglia aumentata in ottica pagamento delle bollette, sulla scia del decreto aiuti bis. Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente, nonché le somme erogate o rimborsate allo stesso dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas, non concorreranno dunque a formare il reddito imponibile nel nuovo limite di 3mila euro.

Ok alle rateizzazioni di bollette luce e gas per le imprese. Le aziende con sede in Italia «hanno facoltà di richiedere la rateizzazione degli importi dovuti a titolo di corrispettivo per la componente energetica di elettricità e gas naturale ed eccedenti l'importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2021, per i consumi effettuati dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 31 dicembre 2023 - si legge nella bozza del testo -. A tal fine, le imprese interessate, formulano apposita istanza ai fornitori, secondo modalità semplificate stabilite con decreto del ministero dello Sviluppo economico, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione». Infine, lo sconto sulle accise dei carburanti, in scadenza il 18 novembre, e l'aliquota Iva agevolata al 5% sul gas per autotrazione sono prorogati fino al 31 dicembre 2022. 

 

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