Ieri la 27enne, che su Instagram vanta oltre tre milioni di seguaci, era a Roma per essere sentita dagli inquirenti, accompagnata dalla sorella avvocato. I magistrati romani l’avevano convocata in merito alla vicenda giudiziaria che ha le sue origini anni fa, quando la conduttrice sporse denuncia alla Polizia Postale in merito al furto di materiale online. Sulla sponda meneghina le indagini avrebbero puntato l’obiettivo su un minorenne. Questi avrebbe avuto il ruolo di dare l’input alla diffusione del materiale privato della Leotta, pur non avendo violato l’account online della conduttrice. Le indagini sono ancora in corso e, a Milano, dovranno accertare chi commise l’accesso abusivo allo spazio di archiviazione digitale.
Una di quelle foto però sarebbe comparsa, secondo gli inquirenti, sulla stampa e da lì avrebbe avuto impulso l’attività del pm Carlo Villani, il magistrato che ha aperto il fascicolo iscrivendo giornalisti e direttore della rivista, presunti responsabili della pubblicazione. L’ex volto noto di Sky Sport, nel settembre 2016, periodo in cui la rete era inondata dai selfie della conduttrice, aveva reagito pubblicando una nota presso il suo ufficio stampa dicendosi «amareggiata e indignata» per quanto accaduto.
Nel febbraio del 2017, a pochi mesi dalla violazione dell’account, la Leotta calcò anche il palco di Sanremo dove portò la sua testimonianza di un atto «violento», come lei stessa lo definì. Più tardi la padrona di casa della serie A sulla pay tv di Dazn avrebbe detto, ammettendo di essere arrossita riguardando quelle foto, «le rifarei, ma con più attenzione alla password dei miei account».
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