Rapinato e accoltellato mentre tornava a casa dal lavoro a Chicago. Così è morto Diego Damis, 41anni, italiano originario di Assisi, che dal 2015 viveva negli Stati Uniti. L'aggressione è avvenuta venerdì scorso 25 febbraio nei pressi di Hyde Park, al termine di una giornata di lavoro al The Cove Lounge, dove Diego era barista. Secondo quanto riportano i media locali, gli agenti di polizia lo hanno trovato morto intorno alle 8.38 del mattino. Inutile la corsa al Chicago Medical Center. Troppo gravi le ferite inferte dalle coltellate, all'arrivo in ospedate i medici non hanno potuto che constatare il decesso. Le indagini sono in corso e al momento non ci sarebbero persone fermate.
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Non tornerà in Umbria la salma di Diego. La sorella Laura e il fratello Andrea partiranno per gli Stati Uniti dove sono in programma i funerali.
Anche nella vicina Castel del Piano, Diego era uno di casa. Chi lo conosceva bene, da circa 20 anni, è Riccardo Marchesi, gestore del circolo del paese alle porte di Perugia. «Ho avuto da sempre un rapporto speciale con lui e con la sua famiglia - sottolinea -, oltre che con quella dei cugini. Anche loro sempre in giro per il mondo. Un po' per la vicinanza con Bagnaia, un po' per condivisioni di lavoro e passioni. Era un ragazzo in gamba e con indole molto artistica ed estrosa, così come tutta la sua famiglia».
Marchesi all'Ansa ricorda anche le sue passioni: «suonava il sassofono, amava la pittura e l'ho conosciuto come grande scacchista. Era un vero appassionato e bravissimo a giocare». «Era andato a Chicago per rifarsi una vita - conclude Marchesi - e dalle testimonianze che arrivano dall'America a quanto pare ha lasciato un buon ricordo anche lì».
Parole di stima per il 40enne anche dagli amici di Chicago. «Era una persona dolce. Il fatto che qualcuno lo abbia brutalmente accoltellato più volte è folle», afferma con il Chicago SunTimes Brian Fadden, amico di Diego Damis. Il 41enne italiano, racconta chi lo conosceva, oltre a lavorare come barista era un musicista, un pittore, un esperto di tiramisù e un avido giocatore di scacchi. La sua collega e amica Sonnie Kireta ha avviato una raccolta fondi su GoFundMe per aiutare la sua famiglia. La sua scomparsa «è un colpo devastante alla comunità e alla nostra comunità di The Cove», ha detto Kireta. «Mio fratello rispettava la legge. Non era coinvolto in nessuna attività criminale», dice la sorella con l'Hyde Park Herald, descrivendosi «arrabbiata. Voglio giustizia per lui».
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