Decreto Ristori, mille euro per i lavoratori di spettacolo e turismo. Aiuti anche allo sport

Decreto Ristori, mille euro per i lavoratori di spettacolo e turismo

Nottata di lavoro per il Consiglio dei ministri: sul tavolo, il decreto Ristori quater. Il provvedimento prevede nuovi aiuti per altri 8 miliardi dopo quelli già varati per imprese e cittadini messi in difficoltà dalla crisi dovuta all'epidemia.

 

 


Per i lavoratori precari, le ultime bozze prevedono un'indennità di 1.000 euro in favore dei lavoratori del settore turistico, dello spettacolo e delle terme che hanno cessato il loro rapporti di lavoro e che non siano titolari di pensione, o abbiano un altro lavoro dipendente e non percepiscano la Naspi.

 

La stessa bozza prevede anche un'indennità pari a 800 euro in favore dei collaboratori di società e associazioni sportive dilettantistiche. Le imprese potranno contare sul mini rinvio degli acconti di Irpef, Ires e Irap in scadenza il 30 novembre. La seconda o unica rata di acconto delle imposte sui redditi, dell'Irap e delle sostitutive potrà essere versata entro il 10 dicembre. O anche essere rinviata ancora al 30 aprile 2021, ma solo per quanti possono dimostrare un calo del 33% nei ricavi del primo semestre 2020 sul 2019 (e un fatturato entro i 50 milioni).

 

Per ristoranti delle zone arancioni e rosse e per tutte le attività chiuse nelle zone rosse il rinvio si applicherà a prescindere dai limiti di fatturato e di perdite. Stesso discorso per alberghi, tour operator e agenzie di viaggio delle zone rosse anche se non sono stati esplicitamente chiusi per decreto. Anche le rate della rottamazione e del saldo e stralcio vengono allungate al 1° marzo 2021. Per chi si trova in una situazione di comprovata difficoltà economica è previsto la possibilità di chiedere una dilazione dei debiti fiscali e il conseguente blocco di pignoramenti e fermi amministrativi.

 


Nella maggioranza intanto scoppia la polemica sulla patrimoniale, proposta in un emendamento alla legge di Bilancio firmato da una decina di deputati Leu-Pd, L'imposta riguarderebbe i patrimoni superiori a 500.000 euro.
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