L'Italia si tinge di rosso. Tanti monumenti, piazze, edifici si accendono di rosso, per sottolineare solidarietà e vicinanza a tutte le donne vittime di violenza, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre ogni anno il 25 novembre. Da nord a sud del paese sono molte città e piccoli comuni che hanno seguito la scia di Palazzo Chigi che si è acceso di rosso con i nomi delle vittime proiettate sull'edificio.
Uniti contro la violenza sulle donne
A Genova la centrale Piazza De Ferrari si accenderà di rosso, a Milano, Palazzo Marino e il Pirellone renderanno omaggio alla giornata colorandosi di rosso, mentre a Torino è il palazzo che ospita l'ordine dei medici a tingersi di rosso. Anche in Emilia-Romagna, sconvolta dal femminicidio di Saman Abbas, ci sono campagne di comunicazione e sensibilizzazione che hanno scelto due stelle dello sport, il cestista Marco Belinelli e il motociclista Andrea Dovizioso ed a Bologna diverse panchine rosse sparse per la città. Panchina rossa anche a Nemi, il paese delle fragoline di bosco, alle spalle di Roma. Dieci comuni della Val di Chiana in Toscana hanno illuminato i loro monumenti simbolo di rosso, in un'atmosfera suggestiva.
Il NO all'aeroporto
All'aeroporto di Fiumicino, invece, il no contro la violenza sulle donne, è il messaggio forte su sfondo rosso, al Terminal 1 partenze, sui maxi impianti digitali dove transitano migliaia di passeggeri. Un messaggio diffuso poi anche sui social. «Una parola, due lettere: NO : nella Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne - sottolinea Adr - abbiamo deciso di utilizzare la forza di questa parola per mostrare ancor più ai nostri passeggeri, alle nostre persone e comunità quale sia la nostra posizione, ribadendo il nostro impegno quotidiano nella lotta contro le disuguaglianze, le discriminazioni e ogni tipo di violenza. Oggi, e tutti i giorni, Aeroporti di Roma dice #NO».
E ancora a Firenze sono state inaugurate 4 panchine rosse, mentre a Napoli illuminazione di rosso del Maschio Angoino, infine a Licata il municipio in rosso.
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