Lo smart working potrebbe essere prorogato per altri tre mesi, ma solo per le persone fragili e per i genitori di minori con meno di 14 anni. Questa la misura che il Governo potrebbe inserire nel decreto Milleproroghe, a causa dell'aumento dei contagi Covid. Il lavoro agile sarebbe permesso ai lavoratori fragili, ovvero a coloro «in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità».
Chi ne ha diritto
Ovviamente non tutte le tipologie di lavoro si possono svolgere da casa o comunque non sul luogo di lavoro, ma all'inizio della pandemia per i lavoratori fragili, l'assenza dal lavoro era equiparata al ricovero ospedaliero, ma questa misura era stata già bocciata dal decreto Aiuti Bis. Per quanto riguarda i genitori di figli under 14, avranno diritto allo smart working, solo a patto che in famiglia non ci sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o non lavoratore. Ma anche per questa opzione, i lavori devono essere compatibili con la modalità agile.
Proroga
L'azienda potrebbe comunincare per via telematica sul personale in smart, ma non è ancora chiaro se sarà possibile per l'azienda la decisione unilaterale sui lavoratori da mettere in smart o se da gennaio 2023 sia obbligatorio l'accordo individuale come previsto dalla legge sullo smart working del 2017.
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