Covid, gli esperti fanno marcia indietro: «Nessuna seconda ondata, il virus sarà come un incendio boschivo»

Non ci sarà nessuna seconda ondata di Covid. E' l'opinione di alcuni esperti che hanno analizzato l'andamento della pandemia. La portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Margaret Harris, ha messo in guardia dal pensare al coronavirus in termini di ondate, dicendo che la pandemia sarà “one big wave”, un’unica grande ondata che avrà un andamento altalenante ma non sulla base delle stagioni.


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In un report pubblicato alla fine di aprile, il Center for Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP), l’istituto di ricerca sulle malattie infettive dell’Università del Minnesota, si sono analizzate diverse possibili evoluzioni del virus e tra queste c'era quella di una seconda ondata autunnale del virus che sarebbe stata tanto violenta come la prima, se non addirittura più aggressiva.  La teoria era emersa dopo lo studio delle altre pandemie influenzali, tutte avevano mostrato storicamente una seconda ondata, per questo si pensava che il coronavirus potesse avere lo stesso andamento.

Michael Osterholm, uno degli epidemiologi che aveva contribuito alla stesura di questo report, ora ha preso le distanze. L'esperto ha affermato che probabilmente non ci sarà una seconda ondata: «Il virus continuerà a bruciare, come un incendio boschivo in cerca di legna umana da ardere».  Sempre più esperti sono d'accordo sul fatto che si tratti di un nuovo virus e che abbia un andamento diverso dagli altri. Secondo Rachel Baker, ricercatrice dell'Istituto ambientale di Princeton, c’è una ragione per cui il coronavirus non è influenzato dalle stagioni: «Siamo all’inizio della pandemia, quando un nuovo virus emerge in una popolazione che non l’ha mai avuto prima la mancanza di immunità nella popolazione diventa un fattore chiave di diffusione e nella fase iniziale il clima non riveste particolare importanza». Leggi l'articolo completo su
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