Presto la Sicilia non sarà più la sola regione italiana in zona gialla. Dopo almeno tre settimane in bilico, infatti, questa volta sembra segnato anche il destino della Calabria: i dati degli ospedali nella regione hanno confermato tassi di occupazione superiori alle soglie considerate critiche: poco più del 10 per cento per quanto riguarda i posti letto dei reparti di terapia intensiva dedicati Covid (la soglia massima per la permanenza in bianco definita dal governo è appunto il 10 per cento) e oltre il 17 per cento per i posti letto nei reparti ordinari (la soglia è del 15 per cento).
Lo conferma anche Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo M. Picone, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr): «Decisivo per la decisione del Comitato tecnico-scientifico di domani - rileva - sarà il valore delle terapie intensive del 14 settembre: se non scenderà sotto il 10 per cento, la Calabria sembra destinata a essere dichiarata gialla». Sembra invece parzialmente rientrata l'allerta per un imminente passaggio in giallo della Sardegna, dove si è registrata una stabilizzazione dei nuovi ingressi negli ospedali. In rialzo, invece, il tasso di occupazione delle terapie intensive nelle Marche, ora al 13 per cento e quindi ben oltre la soglia del 10 (ma la regione non rischia il passaggio in giallo perché nei reparti ordinari l'occupazione è appena al 6 per cento).
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