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«Trovo fuori luogo chi oggi pensa che il problema si risolve reintroducendo i voucher o addirittura peggiorando i diritti delle persone che dovranno andare a lavorare», aveva detto poco prima parlando dei voucher. «Questa emergenza deve farci riflettere che quando si riparte, e dovremo lavorare insieme, con gli scienziati e il comitato scientifico, per vedere tutti gli strumenti per farlo - ha osservato ancora - ci si deve rendere conto che non si può tornare a situazioni precedenti in cui abbiamo già pagato dei prezzi, la precarietà nel lavoro e i tagli fatti negli anni alla sanità». «C'è un primo provvedimento per la liquidità e il sostegno alle imprese per evitare fallimenti e chiusure, che ha un'urgenza fondamentale, poi credo che dobbiamo già ragionare adesso, non solo in emergenza ma anche nel provvedimento di aprile, su come si rilancia un progetto di investimenti e intervento pubblico sui settori strategici», ha aggiunto, interpellato su cosa di aspetta dalle prossime mosse del governo. «Non abbiamo un'emergenza sanitaria e anche ambientale e siamo nel pieno di una trasformazione digitale del lavoro quindi ci vuole un progetto in testa e fare delle scelte che cambiano il modello di sviluppo - ha proseguito Landini - il tema oggi è fare investimenti e in questa situazione c'è bisogno di un intervento dello Stato che non sostituisce il mercato e le imprese, ma individua settori strategici con un indirizzo di politica industriale seria». Infine ha ribadito Landini «c'è il problema di un lavoro di qualità, basta precarietà, è il momento di investire sulla formazione e sulle persone». Leggi l'articolo completo su
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