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«Negli ultimi 4 giorni è cambiato molto. È il segno che il grande sforzo che stiamo facendo, al di là di qualche idiota, sta funzionando», ha detto l'assessore, aggiungendo che all'ospedale Sacco di Milano «venerdì avevano avuto 39 decessi per Coronavirus, ne hanno avuti 7 sabato e 9 domenica. È un caso, ma la riduzione della pressione c'è, quindi è un dato positivo», ha spiegato.
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«Stiamo facendo grandi sforzi ma questa è una battaglia che o la vinciamo tutti insieme, nessuno escluso, oppure rischiamo di trovarci in ogni momento di fronte al baratro, ad un curva che continua a salire», ha aggiunto, definendo «pazzesco» il fatto che ci siano ancora persone positive al Coronavirus che escono di casa, come emerso dai controlli delle forze dell'ordine. «Purtroppo non potremo allentare l'attenzione per molti mesi. Oggi bisogna continuare nell'azione determinata di stare in casa per evitare che il virus trovi un altro corpo da 'mangiare', da infettare, una volta che saremo riusciti a spegnerlo il rischio che ricominci è altissimo. Nessuno può chiamarsi fuori, dire lo fanno gli altri - ha esortato Gallera - ognuno di noi deve combattere questa battaglia».
Quanto alla ripartenza, «tra qualche settimana se le cose vanno bene ricominceremo ma dovremo probabilmente abituarci ad un modo di vita diverso, girare con la mascherina, aver maggiore distanziamento sociale, magari ristoranti con meno tavoli. In Cina stanno vivendo le infezioni di ritorno, quindi è chiaro che finché non avremo un vaccino dovremo adottare modalità di comportamento a cui non eravamo abituati. Adesso però dobbiamo fortemente concentrarci nel soffocare il virus. Vinciamo questa battaglia poi ci dedicheremo al resto», ha concluso l'assessore.
"SUD SIA CAUTO, ALTROVE INDIETRO DI 10 GIORNI" Rispetto alla situazione lombarda «nelle altre Regioni sono indietro di circa 10 giorni: c'è una crescita più ampia su numeri più contenuti», ha detto ancora Gallera in merito all'andamento dei contagi da coronavirus. «Io spero che dalle altre parti, avendo avuto la fortuna di partire più tardi e vedere ciò che è successo in Lombardia siano ancora più attenti, per non ritrovarsi in una situazione così difficile e drammatica come la nostra».
Anche per l'assessore, questa settimana sarà decisiva sopratutto per le regioni del Sud: «Il tema dell'isolamento e del chiudere attività, se applicato in maniera corretta, può aver evitato la nascita di focolai ampi. Noi lo vedremo, se stanno attenti e accorti riescono a prevenire ed evitare quello che accaduto in Lombardia», ha concluso.
Nell'«enorme tsunami» coronavirus che ha investito la Lombardia «abbiamo vissuto anche il dramma della scarsità dei farmaci necessari per tenere sedati i pazienti in terapia intensiva.
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