Nella città lombarda il coronavirus prende le sembianze di una lunga colonna di carri funebri davanti al cimitero in questi giorni si interra una salma ogni venti minuti. E la stessa tragedia collettiva raccontano le pagine del giornale locale, L'Eco di Bergamo: le pagine dei necrologi sono passate in pochi giorni da una a undici. Un pugno allo stomaco per la comunità più colpita dal coronavirus. «È una situazione che ci angoscia come persone, prima ancora che giornalisti» è il commento del direttore Alberto Ceresoli.
Ieri il premier Conte ha telefonato alla direttrice generale dell'ospedale Papa Giovanni XXIII, Maria Beatrice Stasi per esprimere solidarietà. «Gli ho detto che ci servono personale e attrezzature» racconta la Stasi. Leggi l'articolo completo su
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