Roma città aperta, al ballottaggio Michetti contro Gualtieri. Bene Calenda, Raggi flop

Roma città aperta, al ballottaggio Michetti contro Gualtieri. Bene Calenda, Raggi flop

Enrico Michetti e Roberto Gualtieri si affronteranno al ballottaggio del 17-18 ottobre per diventare sindaco di Roma. Pronostico della vigilia rispettato alla lettera, dunque. Un ritorno all'antico per certi versi, con uno scontro tra centrodestra e centrosinistra. Flop per la sindaca uscente Virginia Raggi, la cui amministrazione è stata sonoramente bocciata dai romani: considerando che un cittadino su due non si è recato alle urne, solo uno su 10 ha approvato il suo operato. Un risultato che - tra i sindaci uscenti - non ha precedenti. «Sono l'unica che riesce a tenere testa alle corazzate del centrodestra e del centrosinistra», il suo laconico commento.

 

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Carlo Calenda, che si ferma al 18% nella corsa al Campidoglio, si dice soddisfatto, ma avverte: «Non faremo apparentamenti e non faremo alleanze in vista del ballottaggio». Gualtieri, dal canto suo, esulta: «Siamo fiduciosi e ottimisti» dice. Poi aggiunge: «Ci rivolgeremo a tutti i romani, con grande fiducia ma anche con grande umiltà a partire dagli elettori di Raggi e Calenda, chiedendo loro di sostenerci al ballottaggio».

 

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Soddisfatto Michetti, ovviamente: «Io penso che in due mesi, con agosto di mezzo, abbiamo fatto una campagna elettorale straordinaria». Per quanto riguarda le liste, invece, la lista Civica di Calenda è il primo partito della Capitale con FdI al 16,70% e il Pd fermo al 16%. Da registrare l'exploit della lista Civica Gualtieri coordinata da Alessandro Onorato: «Sono contento - dice Onorato - che i romani abbiano premiato una vera lista civica, persone capaci e oneste in grado di migliore da subito la città».


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