La Cgil provinciale ha inviato immediatamente una segnalazione all'Ispettorato del Lavoro, alla Consigliera di Parità, alle associazioni di categoria Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato, chiedendone immediatamente la rimozione, poiché "offensivo e denigrante nei confronti della popolazione femminile".
Per la Cgil di Asti, si legge ancora nella nota, "sarebbe interessante sapere quale fantastico stipendio venga offerto, a questa donna 30enne che dovrà essere anoressica, orfana, nubile e senza figli e senza zii e nipoti, disposta a mettersi a disposizione dall'alba al tramonto. Magari le proporranno qualche voucher di nuovo conio".
"Il breve testo si commenta da solo - sottolineano Cgil e Filcams astigiane - non siamo nati ieri, e quindi non ci stupiscono, purtroppo, le discriminazioni verso le lavoratrici madri (o le figlie di genitori anziani) e neanche le pretese di orari molto 'elastici'. E sappiamo che per certe mansioni serve la cosiddetta bella presenza. Cosa riesce ancora a stupirci è la rozzezza e la volgarità, l'impudenza di discriminare a viso aperto", conclude nella nota la Cgil di Asti, che invita "le ragazze a non rispondere ad annunci di questo tipo e a rivolgersi a un altro centro estetico". Leggi l'articolo completo su
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