Il fatto è accaduto intorno alle 16 in via Aldo Moro. L'uomo si è affacciato dal balcone del secondo piano di una elegante palazzina urlando: 'Ho ucciso mia moglie'. Poi ha imbracciato il suo fucile da caccia facendo fuoco più volte all'impazzata. È stato il terrore. Alcune persone hanno trovato riparo in un supermercato sottostante l'abitazione, altri in un bar. Sul posto sono giunte le forze dell'ordine, polizia e carabinieri, che hanno provato a convincere l'uomo ad arrendersi ma Davide Mango si è barricato in casa.
È cominciata da parte dei carabinieri una lunga trattativa. L'uomo si è affacciato al balcone e per tutta risposta ha cominciato a lanciare vari oggetti tra cui anche una bombola di gas. Dalla strada per tentare di convincere Davide a desistere dal suo atteggiamento non solo i militari ma anche parenti e conoscenti. Un uomo ha gridato più volte: «Davide, Davide, voglio venire da te, fammi parlare con te». Ma dall'interno dell'abitazione al secondo piano nessuna risposta è giunta. Le luci sono apparse spente. Poi un'altra voce straziante: «Davide, Davide, basta». Così un'altra persona, probabilmente il padre, ha cercato di convincerlo. Inutilmente.
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A negoziare gli ufficiali del Comando provinciale dei carabinieri, tra i quali il comandante Alberto Maestri. Mango avrebbe sparato una cinquantina di colpi usando un fucile da caccia e una pistola. L'uomo, è emerso, deteneva due fucili da caccia e tre pistole. Un'estenuante trattativa andata avanti fino alle 21:15 quando si è sentito un colpo di pistola. A quel punto i militari hanno fatto irruzione nell'abitazione e lo hanno trovato gravemente ferito. È morto poco dopo. Sono giunti i parenti, nella disperazione.
Racconta Vincenzo, militante di Forza Nuova e amico di Mango. «Davide si è fermato con la sua auto davanti al bar nei pressi di casa sua, imbracciava un fucile; è entrato nel locale e ha sparato verso il barista rimasto ferito. Poi è uscito e ha sparato ad una donna, quindi è salito a casa e ha esploso diversi colpi contro la moglie. È uscito sul balcone sparando a chiunque gli capitasse sotto tiro». «È una cosa inspiegabile, veniva spesso a cena da me perché vivo da solo, ma non mi aveva mai parlato di problemi particolari», aggiunge. «Ci eravamo conosciuti cinque anni fa a Caserta nel corso di un'iniziativa di Forza Nuova; era nata una bella amicizia». Qualcuno riferisce di problemi con la moglie. Dal panificio vicino all'abitazione di Mango, la titolare dice di aver «udito numerosi spari e di aver abbassato le serrande per paura». Forza Nuova, dal canto suo, afferma: «Pur esprimendo tutta la nostra tristezza per l'accaduto, è giusto» precisare: «Davide Mango è stato sì per un periodo nostro sostenitore ma mai militante attivo». Leggi l'articolo completo su
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