Non avevano bisogno di usare la violenza, bastava il solo nome della famiglia Casamonica per farsi rispettare. È quanto emerso nel corso delle indagini che hanno colpito il 'clan Casamonicà con 31 arresti. «Un gruppo molto forte anche per il marchio di origine particolarmente significativo sul territorio romano» ha sottolineato il procuratore aggiunto della DDA di Roma, Michele Prestipino. A quanto ricostruito, le vittime non denunciavano sia per timori di ritorsioni, ma anche perché pagare il 'clan' Casamonica rappresentava una sorta di 'assicurazione a vità. Tra le vittime di usura del gruppo anche uno dei figli di Franco Zeffirelli. Leggi l'articolo completo su
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