LE INDAGINI
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla sezione reati ambientali della Procura della Repubblica di Napoli, i lavori di ristrutturazione e riqualificazione eseguiti a partire dal 2014 presso il complesso immobiliare, ultimati nel marzo 2016, sarebbero stati eseguiti sulla base di permessi illegittimi, in violazione della normativa urbanistica e paesaggistico-ambientale. In particolare, le opere realizzate hanno dato luogo ad un incisivo intervento di ristrutturazione dell'intero complesso immobiliare, che, da struttura balneare, risulta, di fatto, trasformato, attraverso un mutamento di destinazione d'uso non consentito, in un complesso residenziale di tipo alberghiero, attraverso la realizzazione di alcune stanze e di un appartamento - dependance. Gli interventi, secondo la procura, non sono consentiti dal P.R.G. e dal P.T.P. vigenti nel territorio dell'isola di Capri nella zona in cui insiste il complesso immobiliare in sequestro, ove sono consentiti unicamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo e di riqualificazione estetica degli immobili e delle aree pertinenziali, con esclusione di opere di incremento dei volumi esistenti e di edificazione ed utilizzo di immobili a destinazione alberghiera. All'atto del sequestro è stato concesso un termine di sette giorni per lo sgombero di persone e cose dalla struttura immobiliare. Leggi l'articolo completo su
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