Forzando la maniglia di emergenza, ha aperto la porta della carrozza, deciso a scendere, quando è arrivato il capotreno che gli ha intimato in modo autorevole di desistere dal proprio intento. Ma a nulla sono valse le parole del dipendente della società di trasporto: il quarantaduenne non ha voluto sentire ragioni e lo ha aggredito con calci e pugni. Subito dopo è sceso sui binari in una zona completamente buia, dirigendosi a piedi verso la stazione centrale, mettendo così a rischio la sicurezza del trasporto ferroviario in transito, compresa quella del treno da cui era sceso, a bordo del quale vi erano oltre 350 passeggeri.
Il capotreno ha avvertito dell'accaduto la centrale operativa delle ferrovie ed il Centro Operativo della Polizia Ferroviaria e ha richiesto di poter riportare il treno in stazione perché, a seguito delle percosse subite, non era in grado di portare a termine il servizio. Il convoglio dell'alta velocità è stato quindi fatto rientrare mentre tutti i macchinisti dei treni in partenza ed in arrivo sono stati allertati affinché procedessero a «passo d'uomo» adottando le previste cautele per la presenza di persone estranee sui binari.
Giunto in stazione, il capotreno è stato trasportato presso l'ospedale "Loreto Mare" dove gli sono state diagnosticate contusioni multiple, traumi e abrasioni guaribili in 6 giorni. Il treno, ripartito dopo la sostituzione del capotreno, ha comunque maturato circa un'ora di ritardo. Il pregiudicato quarantaduenne, rintracciato dagli agenti della Polizia Ferroviaria lungo i binari mentre tentava di raggiungere la stazione è stato fermato e condotto negli uffici di Polizia dove gli sono stati contestati i reati di messa in pericolo della sicurezza dei pubblici trasporti, interruzione di pubblico servizio e resistenza ad incaricato di pubblico servizio. L'uomo, arrestato, è stato portato a casa sua, agli arresti domiciliari, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
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