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Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, la volontà di chi ha inviato i plichi esplosivi non sarebbe stata quella di uccidere, ma di ferire i destinatari delle lettere. Sempre secondo quanto emerge dopo il vertice in procura, prenderebbe corpo la pista anarchica. A quanto emerso dalle indagini, le tre donne non si conoscono fra loro ma i presunti mittenti delle rispettive buste erano noti ai destinatari. I plichi erano del tutto simili fra loro e secondo gli inquirenti sarebbero stati fatti da una stessa persona. In Procura è stato aperto un fascicolo di indagine per attentato con finalità di terrorismo e lesioni.
Infatti, dalla quantità di esplosivo contenuta nei plichi inviati a Roma nelle ultime ore emerge la volontà di fare male, ferire, ma non uccidere. È l'idea che si stanno facendo inquirenti e investigatori sui pacchi bomba esplosi nelle ultime ore nella Capitale e a Fiumicino che hanno ferito tre donne. Sono in corso ancora accertamenti sul tipo di esplosivo utilizzato e sui plichi in busta A4 gialla con all'interno una scatolina in legno contenente l'innesco che si attiva all'apertura della busta. Leggi l'articolo completo su
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