Giovedì sera alle 21 al Centrale del Foro Italico sarà come assistere - in qualche modo - ad una rivista di avanspettacolo, un Gran varietà di quelli che spopolavano proprio nella nostra città negli anni Cinquanta e Sessanta. Solo che qui a riemergere a tornare a far ridere sono intere generazioni di comici romani.
L'appuntamento è all'Ostiense, una piccola stradica, via Carletti, a due passi dalla Stazione. Una serranda chiusa: «Era l'Alfellini e qui ci siamo misurati in tanti: il lunedì e martedì erano serate speciali, c'era il lancio-party. Sacchetti di segatura e biglietti d'insulti da lanciare al comico di turno: anche gente come Paolo Rossi o Giobbe Covatta s'è misurata con la ferocia di un pubblico che coglieva il sacchetto al balzo. E siccome erano romani, allora la segatura all'interno veniva bagnata. Io me lo ricordo bene un 8 dicembre i pianti, vicino a questa saracinesca...»
Da ogni locale un fiore. «Non è un'operazione nostalgia, ma una operazione... vecchiaia. Perché esserci stati è un onore: andiamo all'Alfeus, ti racconto un'altra storia, diretto'»
Seguiamo Battista: il Porto fluviale, tempio della movida di Roma Sud, oggi, poi però, a due passi dal Ponte di Ferro, ora sostituito dalla struttura di Calatrava ed eccoci dietro il mitico Gazometro, quinta di Ozpetek e di tanti registi. Lì oggi c'è il Planet, una volta invece... «Era l'Alfeus, la prima multisala del divertimento romano: comici, musica di diversi generi. Di tutto. E qui se la comandava Enzo Salvi, Mamma Mia Che Impressione: anche lui al Centrale con me».
Eppoi Lallo Circosta. «Faceva il demenziale con i Fusi Orari e se a vedeva con Latte e i Suori Derivati, con Lillo&Greg, grande musicista». Anche Lallo e i sondaggi pazzi di Massimo Bagnato ci saranno. «Saremo 120, compresi i gladiatori. Gli elefanti li volevo, ma non potevo mettergli il pannolone».
Uno spettacolo molto importante per Battista: «Chissà se troviamo uno spazio per me e qualche numero mio... Scherzi a parte, di importante c'è anche un numero che sta mettendo su mia moglie, la cantante Alessandra Moretti. Il balletto di La La Land con i ragazzi di Amici, bravissimi che faranno rivivere le colline di Los Angeles ai piedi di Monte Mario».
Ci fa ascoltare il brano e racconta le coreografie: «E' un film che ho amato moltissimo. E trovo che la gente che verrà al Foro Italico assisterà ad un numero davvero bello. Alessandra è mia moglie, ma è brava: se funziona o no, poi lo decide il pubblico».
Reduce da una minitournee al Nord. «A Piacenza quando ho fatto vedere la notizia del divieto della Raggi di uccidere le zanzare mi dicevano: ma come te le inventi queste? Non ho avuto il coraggio di dirgli che era tutto vero. Eppoi - confessa - te lo devo dire, a furia di raccontare le storie dell'attualità non so più quello che ho vissuto davvero o cosa ho costruito. Facciamo due risate, va: è un'estate anonima e brutta, con gente che si fa il bagno nelle fontane senza grandi spettacoli. Al Centrale proviamo a cambiare l'atmosfera». Leggi l'articolo completo su
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