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«Visto che si tratta di un piccolo disagio, che il costo è minimo e che non ci sono controindicazioni, io la mascherina la porterei. Anzi, io la porto». Due esempi arrivano dagli Usa. Il primo «riguarda il Kansas, dove in alcune contee le mascherine sono obbligatorie, in altre no», spiega il virologo, allegando un grafico da cui si vede che «il virus sembra avere circolato molto meno nelle contee dove si utilizzano le mascherine rispetto a quelle dove non si utilizzano». La seconda storia, «ancora più sorprendente, riguarda una parrucchiera di Springfield, nello stato del Missouri. Stava male, aveva la febbre (che si è scoperto dopo essere dovuta a Covid-19), ma ha continuato egualmente a lavorare e ha pure contagiato una collega».
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«Le autorità sanitarie - prosegue Burioni - hanno tentato di rintracciare i 139 clienti che erano stati 'pettinati' dalle due e hanno avuto un risultato sorprendentemente positivo.
ANEDDOTI POSITIVI «Ripeto, queste storie sono aneddoti - scrive ancora Burioni - e non costituiscono una prova di efficacia delle mascherine. Però dobbiamo accettare di trovarci in un momento di grande incertezza nel quale siamo costretti a prendere anche decisioni di buon senso senza forti basi scientifiche. Tenere le scuole chiuse, fermare le fabbriche, serrare i negozi, tapparci in casa sono provvedimenti che sono certamente efficaci, ma che hanno un costo sociale ed economico altissimo. Al contrario portare la mascherina, avete capito dove voglio arrivare, è solo questione di abitudine e costa solo un piccolo sacrificio», sottolinea.
«Ecco, se tutti ci impegnassimo a portare la mascherina negli ambienti affollati con un minimo disagio - rimarca - potremmo forse dare un colpo decisivo alla diffusione del virus. Magari ci accorgiamo che portando la mascherina possiamo trascorrere questo periodo che ci separa dall'arrivo di farmaci e vaccini in maniera tutto sommato normale, senza troppi danni. Per capire se questo è possibile, però, c'è solo un modo: portare la mascherina e vedere cosa succede, accettando il fatto di non avere una controprova e sapendo che potrebbe essere un comportamento eccessivamente prudente, oppure insufficiente a bloccare la diffusione. Però c'è anche la possibilità che se tutti portiamo la mascherina l'infezione non riparte, e rimane a un livello controllabile». Leggi l'articolo completo su
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