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«Dal momento in cui abbiamo chiuso vediamo gli effetti dopo trenta giorni - ha aggiunto - Noi dobbiamo cominciare a pensare alla fase 2, ma ci dobbiamo preparare: mascherine, test sierologici, tamponi e soprattutto isolamento. Ha funzionato molto bene il distanziamento sociale ma le persone si sono contagiate nelle loro case. Dobbiamo bloccare sul nascere altri focolai. Abbiamo due settimane e vediamo di non sprecarle».
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«Non abbiamo dati certi sulla situazione dei casi in Italia - spiega Burioni - Sono enormemente di più, abbiamo bisogno di una bilancia che tari la condizione. Abbiamo bisogno di un sistema che ci faccia capire la situazione per intervenire immediatamente se necessario».
«La mortalità sarà valutata tra le persone che hanno contratto il coronavirus - dice ancora il virologo - e quelli che indirettamente sono stati danneggiati dal sovraffollamento delle strutture ospedaliere. Noi siamo stati presi alla sprovvista dal virus, c'era ma non era stato riconosciuto. Questo non deve più avvenire, nella fase 2 non possiamo farci prendere di sorpresa».
«In alcune regioni si potrebbe già liberare, oggi il tasso di trasmissione è molto, molto basso faccio l'esempio della Basilica, di molte regioni del Sud dove da qualche giorni abbiamo zero, pochi casi; diversa è la situazione in altre regioni». Così Walter Ricciardi, rappresentante italiano nel Comitato esecutivo dell'Oms e consulente del ministro della Salute per l'emergenza coronavirus, intervistato da 'Che tempo che fa'. Leggi l'articolo completo su
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