Bollette alle stelle, un Comune in Italia adotta una soluzione. Mentre scattano in Emilia-Romagna le misure anti-smog previste dal piano regionale per la qualità dell'aria, che prevedono fra l'altro limitazioni alla circolazione e il divieto di utilizzo - in presenza di riscaldamento alternativo - degli impianti di riscaldamento a biomassa più inquinanti, Rimini sceglie di soprassedere su quest'ultimo punto. Non perché non stanno a cuore ambiente e salute, ma perché la misura rischia di gravare troppo sulle tasche dei cittadini considerando i rincari attesi sulle bollette del gas. Insomma via libera, per chi lo vorrà, a caminetti e stufe a legna.
«Il provvedimento è solo per quest'anno»
«Ma solo per quest'anno», sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad.
«In questo momento - sottolinea Sadegholvaad - non posso non tenere conto della vera e propria emergenza energetica, con il caro bollette che si sta abbattendo come una mannaia sulle spese e sulle condizioni di vita delle famiglie, e che ancor più si abbatterà nelle prossime settimane». «C'è gente che non riesce a garantire alla propria famiglia di potersi riscaldare, questo è assurdo», questo diritto «devono poterlo avere tutti», rimarca all'Ansa. Alla Regione guidata dal collega di partito Stefano Bonaccini chiede di valutare una sospensione del divieto di accendere stufe e camini.
Sul tema l'Emilia-Romagna non è insensibile: insieme alle altre amministrazioni del bacino Padano - Veneto, Lombardia, Piemonte - ha appena chiesto un confronto col Governo proprio per affrontare il tema delle misure antismog in considerazione del contesto di crisi in cui vivono i cittadini. Riuniti in videoconferenza ieri gli assessori all'ambiente hanno manifestato la necessità di tenere in equilibrio le esigenze di natura ambientale e di miglioramento della qualità dell'aria con quella di natura economico-sociale, in un momento di difficoltà grave per famiglie, enti e imprese. Per questo le Regioni del bacino padano hanno chiesto al Governo di prevedere misure straordinarie che consentano di poter alleggerire la pressione sui cittadini. Intanto a San Pietro di Cadore, sulle Dolomiti bellunesi, per risparmiare sui costi energetici, il sindaco dà l'esempio: ha deciso che nel suo ufficio terrà il riscaldamento spento.
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