Milano, morto il bimbo caduto dal secondo piano a scuola. Si indaga per omicidio colposo. Il sindaco Sala: «Giorno doloroso per la città»

Bimbo caduto dal secondo piano a scuola: «Avviati accertamenti per dichiarare la morte»
È morto il bambino di 6 anni precipitato venerdì 18 ottobre per una decina di metri nella tromba delle scale della scuola di Milano che frequentava. Da subito le sue condizioni erano apparse gravi ai primi soccorritori e, trasportato all'ospedale Niguarda, era stato operato per cercare di diminuire la pressione intracranica. Stamani sono stati avviati gli accertamenti per dichiarare la morte del bimbo che si sono conclusi nel pomeriggio. 


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La Procura indaga per omicidio colposo, reato ipotizzato in relazione all'omessa sorveglianza. Il fascicolo è stato assegnato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, responsabile del dipartimento 'ambiente, salute, sicurezza, lavorò, al pm Letizia Mocciaro. 
Da quanto è stato riferito, la Procura non intende effettuare l'autopsia sul corpo del bimbo, ritenendo sia chiara la causa della morte. Invece le indagini proseguiranno per accertare eventuali responsabili. Il fascicolo a carico di ignoti, che nelle prossime ore passerà da lesioni colpose a omicidio colposo, dopo le necessarie valutazioni, dovrebbe vedere pure le prime iscrizioni anche a garanzia del diritto di difesa negli accertamenti.  

«Come ho già dichiarato a poche ore dall'accaduto, ho disposto tutti gli accertamenti dovuti e confido nel lavoro della magistratura. Il mio pensiero oggi è però solo quello di un padre. Ô un giorno di lutto per tutto il mondo della scuola». Lo ha detto in un tweet il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti dopo la morte del bimbo precipitato in una scuola a Milano.


Su Facebook è intervenuto anche il Sindaco di Milano Beppe Sala: «Per Milano oggi è un giorno doloroso. Per me uno dei più tristi da quando sono Sindaco. In questi giorni sono stato, con la doverosa riservatezza del caso, in costante contatto con i medici e attraverso loro ho espresso la vicinanza alla famiglia. Adesso però ogni parola è superflua e non posso che mandare un grande abbraccio a nome di tutta Milano alla mamma, al papà e a tutti i familiari».

 
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