LA CRONACA
Venerdì 3 novembre, agenzia di via Rismondo di Unipol Banca. Sono le 8.45 quando il cliente, accompagnato dall'avvocato Cristina Pantano, si presenta nell'istituto di credito. È un volto noto, in quanto titolare di un conto corrente in quella banca. Chiede di parlare con il direttore. Gli esibisce due assegni circolari, dell'importo di 20mila euro ciascuno, emessi da una società con cui detiene rapporti di lavoro. Sono titoli vecchi, risalenti al dicembre 2014, e prossimi a scadenza. Il possessore chiede di incassarli. È la seconda volta che ci prova. La banca rifiuta nuovamente il pagamento. Avvocato e cliente contattano un importante studio notarile cittadino. E fanno arrivare in banca un pubblico ufficiale. Alla vista del notaio il direttore dell'agenzia si ammorbidisce. Sembra disponibile ad effettuare la transazione. Il notaio viene allora autorizzato ad allontanarsi. A quel punto il funzionario avrebbe preso ancora tempo. Il pubblico ufficiale viene richiamato in banca. Passano inesorabilmente le ore. Leggi l'articolo completo su
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