Attori, cantanti e showman con la ramazza per pulire il quartiere Trieste

Attori, cantanti e showman con la ramazza per pulire il quartiere Trieste
“Con grinta e volontà si può arrivare all’obiettivo. Perché meritiamo una Roma diversa. Siamo seduti sulle pepite d’oro trattate come catrame”. Non ha dubbi Barbara Lessona, presidente del CdQ “Amo il quartiere Trieste”: “La battaglia sul degrado della Capitale deve farsi sentire ora più che mai. Troppe non risposte: ecco perché siamo tutti uniti. Residenti storici, giovani, famiglie, volti noti”. Tutti con ramazza in mano d’ordinanza, pettorina e sacchi neri per imbustare lo schifo che dilaga in una delle zone più attrattive dell’Urbe. “Stessero certi che non molliamo. Il messaggio costruttivo sulla nostra città oltraggiata passerà”, prosegue Lessona. Annunciando: “Ci dedicheremo anche alle scuole”. Ha festeggiato nel weekend un anno di attività il super attivo Comitato. E allora, oltre alla torta con impresso il logo da leccarsi i baffi, di nuovo in strada a togliere rami secchi, sistemare aiuole, raccattare rifiuti in ogni dove, mettere a lucido i muri. Insieme a Dario Argento, Edoardo Vianello, Amanda Sandrelli, l’architetto tv Andrea Spera, da sempre sostenitori doc, ma anche commercianti storici come Giancarlo Castiglioni, e tanti altri nomi del mondo della cultura e dello spettacolo. Braccio a braccio si sono messi “di tigna” a far risplendere piazza Trasimeno, a passare al setaccio via Alessandria, attenzionare gli alberi della zona, compreso l’ultimo pino secolare venuto già davanti l’istituto Maria Ausiliatrice (dove è rimasto il grosso buco sul terreno). “Vogliamo far capire che solo con la cultura può rinascere Roma. Vogliamo ridare a Roma la sua dignità, creando una rete ancora più forte, monitorando poi come sentinelle”, aggiunge la vicepresidente del CdQ, Clara Datti. “Lo scorso 16 aprile – denuncia Lessona - il nostro legale ha inviato una lettera all’assessore alla Sostenibilità ambientale, Pinuccia Montanari, e in copia agli altri referenti, sulla situazione di incuria del Municipio II, denunciando lo stato di abbandono dopo il crollo di due alberi su cui non abbiamo avuto risposte. Dopo un anno di duro lavoro non ci sentiamo ascoltati. E questo è grave: il malcontento si genera da qui. Questa città va difesa collaborando”.
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