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Un manifesto collocato per conto dell'amministrazione comunale e rifatto per ben tre volte: la foto della prima versione, con refusi ed errori, ha fatto il giro del web. E il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina, che ieri era a Roma, non ha preso bene la questione: «Sono indignata, è un'operazione per buttare fango su Porto Empedocle e in un momento tanto delicato di dolore per la mia città, per la nazione e l'umanità tutta».
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«C'è una campagna denigratoria in atto ma non potrà scalfire l'immagine di Porto Empedocle e di quello che questa città è stata per Camilleri. Sono stati errori tipografici - ha spiegato il sindaco - e mi dicono che il tipografo, fortemente turbato, non è riuscito a controllare la bozza del manifesto. Stigmatizzo questa macchina del fango ad opera di leoni di tastiera e avrò modo di valutare un'azione giudiziaria. È un'operazione veramente meschina».
I TIPOGRAFI: "BOZZA CE L'HA INVIATA IL COMUNE" Ma i tipografi della tipografia Bulone, al Corriere della Sera, hanno smentito la versione del sindasco: «Abbiamo ribattuto la bozza inviataci dal funzionario comunale. Prima di farli affiggere abbiamo inviato la nuova bozza tramite Whatsapp all’impiegata comunale che ci ha dato nuovamente l’ok: noi non abbiamo colpe», le parole di Maurizio Bulone. Quanto al fatto che gli errori fossero evidenti, il titolare ribatte: «Non sono un analfabeta, qualche errore c’era ma mi sembrava insignificante». Leggi l'articolo completo su
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