Draghi ad Amatrice per l'anniversario del terremoto: «Lo Stato vi è vicino, ricostruzione sta procedendo». Diretta video

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è ad Amatrice per partecipare alle celebrazioni in occasione dell'anniversario del terremoto di magnitudo 6 che distrusse il borgo del Reatino il 24 agosto di cinque anni fa. Il premier, al suono della tromba suonata da un carabiniere che ha intonato il Silenzio, ha deposto una corona d'alloro al monumento delle vittime. 

La città ricorda i suoi 237 morti con una serie di celebrazioni che si sono svolte a partire da questa notte, alle 3:36, e che culmineranno con la Santa Messa, celebrata dal Vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili, trasmessa in diretta su Rai 1 a partire dalle 11. Il 24 agosto il Comune di Amatrice ha dichiarato, inoltre, il lutto cittadino per l'intera giornata, dunque restano chiusi gli uffici comunali e tutte le attività ad eccezione delle Farmacie e del Pronto soccorso.

 

Cinque anni fa il sisma, ad Amatrice la prima gru: «Ma la burocrazia ci frena»

 

«Se oggi sono qui è perché lo Stato vi è vicino. In passato è stato lento ma adesso la situazione è diversa: i lavori di ricostruzione stanno procedendo più velocemente. Sono oggi qui a portarvi fiducia e l'impegno del Governo», ha detto Draghi incontrando una delegazione di familiari delle vittime del terremoto. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, aggiungendo che il premier ha ascoltato con grande attenzione e partecipazione le parole dei familiari delle vittime.

 

A causa delle misure di prevenzione contro il Covid-19, e come da indicazioni della Questura, come lo scorso anno, ha fatto sapere il Comune, «non sarà possibile effettuare la Fiaccolata lungo le vie di Amatrice». Le celebrazioni si tengono, quindi, presso il campo di Calcio Paride Tilesi con una capienza massima ammessa di 600 persone, con flusso di accesso a partire dall'una, scaglionato al fine di evitare assembramenti. La Veglia di Preghiera è cominciata alle 2:30 per culminare alle 3:36 con la lettura dei nomi delle vittime.

Draghi ad Amatrice per l'anniversario del terromoto del 2016

 

 

Così in un post su Facebook il vicepresidente della Camera Ettore Rosato (IV). «A 5 anni dal sisma, l'obiettivo deve essere quello di completare rapidamente la ricostruzione dei territori, di riportare finalmente le famiglie nelle loro case. La presenza del presidente Draghi oggi è la testimonianza di una rinnovata attenzione del governo e che finalmente questo obiettivo, grazie alle risorse disposte dal PNRR e al processo di semplificazione della normativa, è davvero sempre più vicino».

Vescovo Rieti: «Ponte più urgente si chiama Italia centrale»

Il vescovo di Rieti, ad Amatrice, celebra la messa a cinque anni dal terremoto che ha devastato l'Italia centrale e nella breve omelia pronuncia parole inequivocabili: «Vorrei con franchezza esprimere una proposta che so condivisa da tanti e attesa da tanto, da fine 800: il ponte più urgente da costruire nel nostro Paese si chiama Italia centrale».

Dati alla mano, osserva : «Di recente, una indagine di Bankitalia documentava il ritardo che patisce proprio il centro Italia per l'incomprensibile arretratezza delle sue strutture. Lasciare ad esempio che qualche centinaio di km tenga ancora separati l'Adriatico e il Tirreno al netto di una Salaria in via di definizione è una imperdonabile leggerezza. Si tratta di decidere se la ferrovia dei due mari sia una idea da cestinare o da progettare e realizzare qui ora e subito».

 

 

 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Leggo.it