Alessandra uccisa a 21 anni, il mistero dei cellulari scomparsi. Il precedente nel 2005: «Partì un colpo»

Alessandra uccisa a 21 anni, il mistero dei cellulari scomparsi. Il precedente nel 2005: «Partì un colpo»

Spunta un giallo nel caso dell'omicidio suicidio di Montecchio Maggiore, dove una ragazza madre di 21 anni, Alessandra Zorzin, è stata uccisa nella sua casa da un uomo con cui aveva una relazione, Marco Turrin, 39enne guardia giurata, che si è poi suicidato. Sono infatti letteramente svaniti nel nulla i telefonini di entrambi: i carabinieri di Vicenza sono alla ricerca sia del cellulare di Alessandra, sparito dalla sua abitazione, sia di quello del killer.

 

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Il sospetto degli investigatori è che dopo averla uccisa e prima di togliersi la vita la guardia giurata possa aver fatto sparire entrambi durante la fuga, ma per ora è solo un'ipotesi. Un altro particolare emerso dagli accertamenti riguarda l'arma del delitto. Turrin possedeva due pistole, una legata al suo lavoro e una personale: ed è con quest'ultima che ha ucciso con un solo colpo Alessandra, colpendola all'altezza dello zigomo sinistro. 

 

 

Nel 2005 partì un colpo dalla sua pistola

 

Non è la prima volta che Turrin finiva al centro delle cronache. Nel 2005 la guardia giurata era stata segnalata perché ad Albignasego, mentre si trovava in auto con la fidanzata, partì un colpo dalla pistola d'ordinanza con cui prestava servizio alla Padova Controlli, agenzia di security molto nota nel padovano. A giustificazione di quel fatto Turrin disse che il colpo era partito accidentalmente, ma qualcuno sospettò che volesse dimostrare all'amica come funzionava la pisola. La vicenda si chiuse lì, poi Turrin cambiò lavoro, ultimamente era in servizio alla Civis. Ieri sera i carabinieri sono andati ad informare la famiglia a Vigodarzere della morte del 39enne.

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