Alessandra Matteuzzi, la sorella: «Era ossessionato da lei, quando l'ha uccisa di botte era al telefono con me»

Il club di Padovani in una nota: "Lo avevamo già allontanato"

Quando Alessandra Matteuzzi, la donna di 56 anni uccisa ieri sera a Bologna, è stata aggredita a morte dall'ex compagno, il calciatore Giovanni Padovani, in quel momento era la telefono con la sorella. «È scesa dalla macchina e ha cominciato a urlare: no Giovanni, no, ti prego, aiuto. Io ero al telefono, ho chiamato immediatamente i carabinieri che sono arrivati subito. Io abito a 30 chilometri. Alla fine l'ha massacrata di botte», ha detto la donna in lacrime al Tgr Rai Emilia Romagna.

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«C'era stata una denuncia e anche delle integrazioni, erano stati sentiti dei testimoni e nominato un pm», spiega ancora la sorella in un video pubblicato dal quotidiano Il Resto del Carlino. «Hanno avuto una frequentazione a distanza, perché lui faceva il calciatore in Sicilia, quindi si sono visti poche volte - ha aggiunto la sorella della vittima - era poco più di un anno che si conoscevano, però è dallo scorso gennaio che ha cominciato ad avere delle ossessioni verso di lei».

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«Si vedevano una volta al mese, poi hanno passato qualche giorno insieme, durante il periodo di pausa calcistica, lui è stato qua con lei - ha detto ancora - A quel punto però le sono successe delle brutte cose, lui aveva rotto piatti e bicchieri, si era arrampicato dalla terrazza, staccava la luce generale del suo appartamento, e le faceva degli agguati sulle scale», ha spiegato la donna.

Il club: «Lo avevamo già allontanato»

Intanto la Sancataldese, squadra che milita nel campionato di Serie D, precisa che Padovani era già stato allontanato dalla squadra. «Condanniamo senza se e senza ma ogni violenza e femminicidio. Non riusciamo a trovare le parole per commentare i fatti che si sono verificati ieri sera a Bologna, per la furia e la ferocia subita da Alessandra Matteuzzi. Ciò che proviamo in questo momento è shock e sgomento», fa sapere in una nota il club di San Cataldo (Caltanissetta). «La Società Sancataldese Calcio - continua la nota - tiene a puntualizzare che il calciatore Giovanni Padovani già lo scorso sabato 20 agosto era stato messo fuori rosa a causa del suo ingiustificato allontanamento. La dirigenza verde amaranto si stringe al dolore della famiglia della vittima, certi che la legge faccia il suo corso». 

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