Aeroporto di Pisa, la denuncia dei sindacati: «Partono armi mascherate da aiuti umanitari»

I lavoratori si sarebbero rifiutati di caricare l'aereo, una volta scoperto che al posto di medicinali, cibo e vettovaglie c'erano armi, munizioni ed esplosivi

Aeroporto di Pisa, la denuncia dei sindacati: «Partono armi mascherate da aiuti umanitari»

«Armi verso l'Ucraina mascherate da aiuti umanitari in partenza dall'aeroporto civile di Pisa». È quanto denuncia il sindacato Usb-Pisa sulla base di alcune informazioni ricevute dai lavoratori del 'Galilei'. «Dal Cargo Village sito presso l'aeroporto civile partono voli umanitari, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro di utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così - affermano dall'Unione Sindacale di Base - quando si sono presentati sotto l'aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni, esplosivi».

 

Leggi anche > Ucraina e caro bollette, Firenze chiude i rubinetti in anticipo: dal 1 aprile niente più riscaldamento

 

«Un'amara sorpresa - proseguono -, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi. Di fronte a questo fatto gravissimo i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo, aerei che in questi giorni atterrano prima in basi Usa/Nato in Polonia, poi inviati in Ucraina, per essere poi bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi».

 

Una denuncia forte che mira a colpire questa falsificazione, che usa la copertura umanitaria per continuare ad alimentare gli scontri bellici in Ucraina. 


Sulla questione sollevata dall'Unione Sindacale di Base intervengono le consigliere regionali del Movimento Cinque Stelle, Irene Galletti e Silvia Noferi, che annunciano un’interrogazione urgente per chiedere alla Regione se la notizia corrisponda al vero.

 


«Si tratta di una notizia - secondo Galletti e Noferi - che, se confermata, provocherebbe certamente un terremoto nell’opinione pubblica toscana, che proprio sabato scorso si è radunata a Firenze per invocare pubblicamente di fronte al pianeta la pace. Ci chiediamo quale sia il pensiero del sindaco di Firenze, Dario Nardella - si domandano - primo promotore dell’iniziativa e quello di tutti i politici illustri che in piazza Santa Croce hanno manifestato per chiedere lo stop delle bombe russe in Ucraina. Ma quello che ci interessa di più, nel caso in cui la notizia fosse verificata e nel pieno adempimento delle nostre funzioni di consigliere regionali, è capire se il presidente della Giunta toscana Eugenio Giani ne fosse a conoscenza e che giudizio esprime al riguardo, anche alla luce del complesso scenario internazionale attuale e dei tentativi, finora falliti, di de-escalation del conflitto». 

  Leggi l'articolo completo su
Leggo.it