Casimiro era stato salvato a Natale dalla macellazione ancora vitellino, grazie a una colletta avviata dall'associazione Azzurro Ionio di Manduria (Taranto) che aveva messo in vendita tagliandi del valore corrispondente a 100 grammi di carne, per raccogliere i mille euro necessari all'acquisto dell'animale, poi comprato dal presidente dell'associazione ambientalista, Francesco Di Lauro, stregato dal quel vitellino affettuoso scoperto in un allevamento.
In sette mesi, Casimiro è cresciuto, ospitato in un box dell'azienda zootecmica Santa Fara di San Pancrazio Salentino, dove però non più stare: l'associazione che finora ha supportato le spese per il suo mantenimento ora non può farlo più, anche perché Casimiro, crescendo , ha occupato spazi necessari agli animali da reddito dell'azienda. Così Romina Power, sensibile alle vicende di Casimiro, si è attivata e ha postato su Instragram una foto con la scritta «Toro Casimiro cerca casa». Romina ha anche chiesto direttamente aiuto - ha fatto sapere il suo entourage - allo Zoo Safari di Fasano (Brindisi), che si è rammaricato di dover declinare la possibilità definendo la mobilitazione dell'artista una «nobilissima iniziativa». All'appello hanno comunque già risposto tantissimi follower e in particolare quattro strutture che, con spazi agricoli adeguati a Casimiro, hanno offerto la loro disponibilità ad accoglierlo: una è in Veneto e tre sono in Puglia.
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