Noemi, post choc su Facebook: «Chi ha sparato non lo ha fatto apposta, poteva succedere a qualsiasi napoletano»
La protagonista del telefilm "Streghe" da mesi lotta contro la cosidetta legge del 'heartbeat', perché vieta l'interruzione di gravidanza da quando si può riscontrare un battito cardiaco, vale a dire dalla sesta settimana, cioè quando spesso le donne non si sono neanche rese conto della gravidanza.
E dopo che il governatore repubblicano Brian Kemp ha firmato nei giorni scorsi la legge, a sostituzione di quella che permetteva l'aborto fino alla 20esima settimana di gestazione, la Milano ha guidato il boicottaggio a cui si stanno unendo un centinaio di attori e molte case di produzione che hanno affermato che, fino a quando rimarrà in vigore la legge, non gireranno più nello stato meridionale che negli ultimi anni è diventato una location prediletta per film e serie tv.
Si stima infatti che l'industria cinematografica abbia creato oltre 92mila posti di lavoro nello stato.
«Dobbiamo capire quanto brutta la situazione sia in tutto il Paese, dobbiamo ricordare alle persone che siamo noi donne ad avere il controllo sui nostri corpi», ha detto ancora l'attrice americana. Leggi l'articolo completo su
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