«Vi parlo oggi alla stessa ora in cui mio padre parlò esattamente 75 anni fa», ha sottolineato Sua Maestà, con la foto di Giorgio VI accanto, in un messaggio d'incoraggiamento patriottico e di conforto ai sudditi registrato nel Castello di Windsor dove si è isolata dall'inizio dell'epidemia assieme al consorte Filippo. Ha poi rammentato, da testimone, come l'ultimo conflitto mondiale sia stato «una guerra totale dal cui impatto nessuno restò immune». «All'inizio - ha proseguito - le prospettive ci sembrarono cupe, la fine lontana, l'epilogo incerto. Ma conservammo la fede che la nostra causa era giusta» fino al traguardo della vittoria. Di qui il richiamo a una certezza che vale anche per l'oggi: «Mai arrendersi, mai disperare», questo è il messaggio del VE Day«.
Nel breve intervento di Elisabetta non è mancato del resto un pensiero alle «molte persone che diedero la vita in quel terribile conflitto». Quindi il riferimento diretto al coronavirus e al lockdown che costringe tuttora a casa la popolazione nel Regno Unito: «Oggi può sembrare duro - ha notato la monarca - non poter suggellare questo anniversario speciale come avremmo desiderato. Ma le nostre strade non sono vuote, sono colme dell'amore e della cura che abbiamo gli uni per gli altri«. »Quando guardo al nostro Paese di oggi e vedo ciò che facciamo per sostenerci e proteggerci a vicenda, mi dico con orgoglio che siamo ancora una nazione che quei soldati, marinai e aviatori coraggiosi« che combatterono il nazifascismo »riconoscerebbero e ammirerebbero«, ha concluso Elisabetta II. Il messaggio si è chiuso con le note di «Wèll meet again» (Ci incontreremo ancora), canzone simbolo di speranza della generazione della guerra portata al successo da Vera Lynn (ancora viva a 103 anni) e intonata di nuovo stasera da molti. Leggi l'articolo completo su
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