Molti, infatti, commossi dalla motivazione del ragazzo, gli avevano chiesto di fornire coordinate bancarie o dati di carte prepagate per poter fare delle donazioni per aiutare Brenda senza che fosse costretto a vendere la consolle e i videogame. Gonzalo, però, ha rifiutato le generose offerte di tanti utenti altruisti, sostenendo di voler solo vendere la consolle e fare la sua parte per salvare la vita al suo cane.
Non tutti, però, si sono fidati del suo post e alcuni lo hanno apertamente accusato di non voler specificare la malattia che ha colpito Brenda e sostengono che si tratti di una messinscena per racimolare qualche soldo da parte di utenti generosi. A questo punto, il ragazzo ha reagito così alle tante critiche: «Non mi abbasso a rispondere a chi mi dice che è tutto un 'fake' o una 'truffa'. La vita della mia cagnolina vale più di una 'Play' di m...a». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it